Quetzal è il titolo del nostro primo album, pubblicato il 04/04/2019
Il Quetzal è un uccello che vive nel centro America.
Molte popolazioni del centro America, attribuiscono a questo uccello il nome di “uccello simbolo della Libertà”.
Il quetzal preferisce infatti lasciarsi morire di fame piuttosto che trovarsi in condizione di prigioniero.
Le canzoni dell’album richiamano spesso il valore della libertà, valore che non viene più amato dai molti “pavidi e languidi” del mondo moderno.
L’album critica in maniera complessiva la condotta “dell’uomo globale” di oggi, orientato ad un individualismo innaturale che di fatto determina una condizione sociale di “nichilismo dominante”.
La società “malata” di cui tratta l’album diventa inoltre responsabile dei gravi disastri ambientali a cui si assiste: le parole e le sonorità dell’album intendono richiamare l’attenzione a questi temi per poi lasciare spazio alla speranza: “alla primavera che non si può fermare” citata nel brano “C’era una volta”.
“Quetzal,” Il brano ….Nasce dalle letture delle opere letterarie dello scrittore Peruviano Carlos Castaneda.
Scrive Castaneda: «Per me esiste solo il cammino lungo sentieri che hanno un cuore, lungo qualsiasi sentiero che abbia un cuore. Lungo questo io cammino e la sola prova che conta è attraversarlo in tutta la sua lunghezza. E qui io cammino guardando, guardando senza fiato»; «Le strade sono tutte uguali: non portano da nessuna parte. Alcune attraversano la boscaglia e vi si addentrano. Posso dire di aver percorso strade molto lunghe nella mia vita, ma non sono mai arrivato da nessuna parte. Questa strada ha un cuore? Se ce l’ha, è la strada giusta; se non ce l’ha, è inutile.»
Ascolta il brano:
Copertina by GA-DeSIGN – Mara Capetta